Le regole da seguire per non bruciarsi quando il sogno si appanna e la fatica si fa sentire.

Come si fa a godersi un percorso intrapreso fuori dalla zona di comfort, quando abbiamo deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo?

In questi momenti si vive ansia, paura, fatica…

Il mio concetto di godersi il percorso a volte viene frainteso, e viene preso come dare prevalenza solo al piacere, senza agire. Non è assolutamente così.

Se stai facendo del tuo meglio, ma il tuo meglio è essere 40 anni fuori corso all’università forse c’è qualche domanda da porsi…

Puntare solamente sul piacere, e scambiare l’impegno e la fatica per dolore e sofferenza non è il massimo per raggiungere un obiettivo.

Allo stesso tempo il mio sistema ti aiuta proprio in questa fase, cioè quando hai stabilito un obiettivo e cominci a sentire la fatica, ma ti senti allo stesso tempo contento di aver avuto la bicicletta e di aver iniziato a pedalare.

Questo video è per aiutarti ad attraversare quella fase di fatica e sofferenza tipica di quando finisce il sogno di “come sarà bello quando avrò raggiunto XYZ” e comincia la fase della fatica.

Questo perchè faccio lo psicoterapeuta, perchè nel mio lavoro raccolgo i cocci di chi non ce la fa, di chi si esalta nei seminari motivazionali e poi fa i conti con le proprie risorse trovandole inferiori a quelle che credevano di avere.

Gli investimenti devono essere commisurati col conto in banca, purtroppo!

Ora, se sei già un campione questo articolo probabilmente non è per te: io mi rivolgo a colui che campione vuole diventare, ma che ha bisogno di qualcuno che gli suoni un campanello d’allarme in anticipo, finchè è ancora in tempo, prima che la fatica diventi troppo ardua e la tentazione di ritirarsi si faccia avanti.

Ecco allora i miei consigli per sostenerti in questa fase di fatica, in maniera che tu non vada in rosso con il tuo conto in banca energetico e riesca a rimanere in quella fascia in cui i nostri impegni e le richieste della gente non superano le nostre capacità, potendo quindi mantenere alta la sensazione di potercela fare.

Innanzitutto il focus: un obiettivo per volta. Voler essere perfetti è già negativo di per se, voler essere perfetti in tutto è ancora peggio.

Dunque quando senti la fatica abbassare lievemente l’asticella, pretendendo un pò meno da te stesso, ti farà sopravvivere: anche un maratoneta, se vuole arrivare alla fine dei 40 km, in certi momenti di crisi deve rallentare, per poter continuare senza arrendersi e rimanere nel percorso.

“Si, ma io non voglio passare l’asticella”, mi dirai.

Ok, se non vuoi abbassare l’asticella rimpingua il tuo conto in banca di gioia, gratitudine, accettazione, passione, amore: solo in questo modo potrai tenere alta la tua motivazione.

E’ poi importante lasciarti ispirare dalla tua visione: la meta è lontana, ma non devi concentrarti su quello bensì sul piacere di essere sul percorso di una causa importante, e sentirti parte della causa stessa.

Anche se sei sul gradino più basso di un percorso, se sei appassionato di quello che stai facendo, non importa: l’importante è sentirsi parte di un movimento.

Non essere ossessionato dalla vittoria e dalla perfezione ma dal fare del tuo meglio: in questo modo potrai goderti il percorso anche imparando ad amare la fatica.

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