Crescita personale. Come non cadere nella trappola del successo

 

Sia il successo che l’insuccesso possono rivelarsi due trappole molto sibilline.

In una scena del film “Scemo & piu’ Scemo” con Jim Carrey e Jeff Daniels, un autobus pieno di bellissime donne in costume da bagno si ferma accanto ai protagonisti: “Stiamo per partecipare a una tournee’ nazionale di gare in bikini”, dice una delle ragazze, “E ci servono due massaggiatori per spalmarci d’olio prima di ogni manifestazione”.

I due si guardano l’un l’altro e dopo una pausa di riflessione, sgranando gli occhi e con sorriso di soddisfazione, Daniels risponde : “Siete fortunate!… Tre miglia più avanti c’è una città: sono sicuro che troverete due ragazzi!”

Le Miss, deluse, risalgono sul pullman che riprende la strada.

A quel punto Carrey sembra capacitarsi di qualcosa: “Ti rendi conto di quello che hai fatto???”, chiede stupito all’amico.

Inseguono il bus, che frena per aspettarli. Il portellone si apre di nuovo: “Dovete scusare il mio amico”, dice Carrey, “E’ un pochettino tardo… : la città è da quell’altra parte!!!”

E guardando il pulmann allontanarsi per sempre: “Pero’, due ragazzi fortunati se ne potranno andare in giro con quelle super donne per i prossimi mesi…”. “Non preoccuparti”, risponde il compagno, “Arrivera’ anche la nostra occasione: bastera’ tenere gli occhi aperti!”

Talvolta ricordiamo episodi di persone maldestre e ‘fantozziane’, per esorcizzare la parte imbranata di noi.

Il problema sorge quando, a causa di questo tipo di insuccessi, l’autocritica ci convince di non essere all’altezza, di non essere capaci e non essere abbastanza bravi.

Meno nota, perché più sibillina, è la trappola del successo: in primis perche’ sentiamo di dover perpetrare i traguardi.

Il doverli reiterare puo’ creare ansia, ma al contempo induce in noi la voglia di impegnarci per essere sempre e nuovamente all’altezza della situazione.

A meno che, in modo piu’ subdolo, la paura di non riuscire a ripetere il successo porti a farci sedere sugli allori.

Il segreto e’ iniziare, perseverare e rimanere sempre in gioco, anziché farsi sedurre dall’idea della vittoria.

Godere dell’idea di far parte di un movimento globale, perche’ possiamo essere vincenti tutti i giorni della nostra vita se facciamo del nostro meglio, momento per momento.

Questa è solo una parte del percorso che affronto nel seminario “Migliora la tua autostima“.

Se vuoi maggiori informazioni, sia sul prossimo corso dal vivo che sul video-corso (da seguire comodamente a casa tua), chiedimi dettagli nei commenti qui sotto e, nel frattempo… goditi il percorso!

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